Ci sono momenti emozionanti che vanno oltre il gioco, oltre il parquet, oltre il risultato. Nella giornata di lunedì 24 marzo, Matteo Schina e Aristide Landi, giocatori della prima squadra della Reale Mutua Basket Torino, hanno fatto visita ai bambini e ragazzi dell’Ospedale Regina Margherita, trascorrendo un pomeriggio nei reparti di oncoematologia pediatrica e neuropsichiatria.

È stata un’esperienza toccante, fatta di sorrisi, parole, abbracci. Gli atleti gialloblù hanno giocato con i bambini, scattato foto, regalato gadget gialloblù, interagito con i loro genitori e, soprattutto, condiviso un momento autentico di vicinanza e ascolto.

A rendere la visita ancora più speciale, anche la presenza della mascotte Thor, che con la sua simpatia ha strappato risate e sorrisi dei bambini e i loro genitori, diventando in pochi minuti il compagno di giochi preferito di tutti i piccoli pazienti.

“Sono davvero contento di aver passato un pomeriggio con i ragazzi dell’ospedale – ha raccontato il capitano Matteo Schina – Mi hanno trasmesso una forza incredibile, affrontano ogni giorno sfide difficili con il sorriso stampato in volto. Aver contribuito a regalare loro un po’ di leggerezza mi ha arricchito profondamente.”

Molto emozionato anche Aristide Landi, nel ricordare le interazioni con i bambini conosciuti all’ospedale: “Nel reparto di oncologia abbiamo incontrato Giorgia, una forza della natura. Una bambina sempre pronta a scherzare, sempre con il sorriso, anche nei momenti più duri. Abbiamo poi condiviso un momento importante con i ragazzi del reparto di neuropsichiatria: ci hanno fatto domande, ci hanno ascoltati, e noi abbiamo cercato di incoraggiarli a non smettere mai di credere in loro stessi.”

Un pomeriggio lontano dal parquet, ma capace di regalarci forse il canestro più importante di questa stagione.

Reale Mutua Basket Torino ringrazia il personale sanitario dell’Ospedale Regina Margherita per l’accoglienza e per il lavoro straordinario che svolge ogni giorno, e abbraccia con affetto le famiglie e i piccoli pazienti: veri esempi di forza, coraggio e speranza.